EIZO Academy

Ergonomia e monitor

Produttività, benessere degli occhi e tutela della salute

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L'ergonomia sul posto di lavoro è un tema sempre attuale, poco conosciuti sono tuttavia i principi ergonomici da applicare per allestire un posto di lavoro idoneo e produttivo anche dal punto di vista economico.

Condizioni di lavoro

L'ambiente è un fattore essenziale

In questo articolo vengono affrontate in maniera specifica gli aspetti legati all'ergonomia di postazioni di lavoro munite di videoterminali. Per quanto riguarda l'illuminazione, il monitor deve essere posizionato in modo tale da evitare riflessi e abbagliamenti che possono affaticare la vista. Condizioni di contrasto eccessivo comportano un continuo adattamento e impegno dell'apparato visivo.

Ideale è un'illuminazione con luce naturale regolabile con tende o veneziane. L'intensità dell'illuminazione artificiale consigliata per l'area di lavoro è tra i 400 e 600 Lux.

Adattabili ad ogni movimento

Scrivania e sedia

Una scrivania non è necessariamente uguale all'altra: ciò che risulta accettabile per uso domestico non è detto che soddisfi in misura sufficiente i requisiti ergonomici per un uso lavorativo intensivo e prolungato.

Per mantenere una postura corretta per molte ore, la scrivania deve essere regolabile in altezza e disporre di un piano di lavoro adeguato e con una superfice poco riflettente. L'altezza del piano di lavoro deve essere compresa tra i 68 ai 76 cm. Particolare attenzione va prestata anche alla sedia. In linea di principio, deve essere adatta ad un utilizzo di almeno otto ore e garantire un elevato livello di stabilità. La regolazione in altezza e lo schienale regolabile devono assecondare il movimento naturale del corpo. Idealmente, il sedile dispone di un supporto lombare che sostiene attivamente la colonna vertebrale. La posizione ottimale consente di appoggiare completamente i piedi sul pavimento, le ginocchia formano un angolo di circa 90 gradi. Per evitare di avvertire dolore o indolenzimento al collo e alle spalle regolare il sedile in modo che i gomiti, piegati ad angolo retto, si trovino alla stessa altezza del piano di lavoro, in modo da permettere una posizione rilassata di spalle e gomiti.

A tal proposito si consiglia di cambiare frequentemente posizione con attività diverse che interrompano l'impegno visivo e muscoloscheletrico. E' opportuno svolgere anche compiti che permettano di sgranchirsi le gambe. Un complemento d'arredo molto utile può essere un pallone terapeutico da utilizzare per brevi intervalli durante l'arco della giornata per ridurre la tensione muscolare. Esistono anche standing desk, scrivanie rialzate che permettono una regolazione elettrica dell'altezza per lavorare in piedi.

Una postura corretta

La distanza visiva adeguata di fronte al monitor è compresa tra 50 a 80 cm. Sono da evitare posizioni che impongono torsioni innaturali del collo. Si raccomanda una posizione frontale con la linea degli occhi all'altezza della cornice superiore del display, la tastiera collocata in modo che consenta il comodo appoggio di mani e avambracci. Un poggiapiedi supporta le gambe e offre un'angolazione ottimale.

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Il fulcro della postazione di lavoro

La scelta giusta del monitor

Il monitor svolge un ruolo fondamentale in ufficio. I classici e ingombranti monitor CRT sono stati stostituiti dai monitor LCD che offrono una superficie più ampia di lavoro e richiedono meno spazio. Tuttavia, non tutti i display sono adatti ad un'attività prolungata. Anche se appare accattivante, una finitura lucida del cabinet è inadatta: è preferibile scegliere un monitor con cabinet opaco per evitare riflessi che causano un sollecitamento intenso deglio occhi. Anche pannelli con superfici lucide stancano la vista e generano riverberi che riducono la leggibilità.

Uno sfarfallio del monitor o un’instabilità dell’immagine sono fattori che inducono rapidamente a stress visivo, soprattutto se il livello di contrasto risulta troppo basso o eccessivo. 

Lo sfarfallio dei moderni monitor è causato dal dimming che regola dinamicamente il livello di luminosità della retroilluminazione. La tecnologia PWM (modulazione di larghezza di impulso) crea frequentemente il fastidioso fenomeno visivo detto effetto flicker, uno sgradevole tremolio che non viene percepito consciamente dalla vista. Un'altra tecnologia spesso utilizzata è il dimming DC (corrente continua), in cui la luminosità viene controllata regolando l'intensità della corrente. Tuttavia, anche questa soluzione ha i suoi svantaggi: è infatti difficile controllare in modo ottimale la resa cromatica a bassi livelli di luminosità dello schermo. Con l'invenzione dell'evoluta tecnologia ibrida, EIZO ha fatto un notevole passo avanti realizzando una soluzione che riunisce i vantaggi di entrambe le tecnologie: in condizioni di scarsa luminosità è attiva la tecnologia PWM, in condizioni di luminosità intensa è attiva la tecnologia DC con corrente continua. La tecnologia ibrida garantisce sempre una visione ottimale per lavorare ogni giorno con comfort e mantenere la salute degli occhi.

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Supporto flessibile

Per soddisfare tutti i requisiti ergonomici è opportuno usare un monitor che permetta un ampio margine di regolazione dell'altezza dello schermo, che idealmente può anche essere abbassato fino al piano della scrivania. In questo modo è possibile adattare in maniera agevole il dispositivo alle proprie esigenze. Con uno schermo delle dimensioni adeguate e a seconda del campo di applicazione, anche la funzione pivot per ruotare lo schermo di 90° può risultare particolarmente pratica.

Per applicazioni di ufficio, le dimensioni standard di mercato si orientano tra 22 e 24 pollici. La risoluzione del pannello deve essere innanzitutto considerata in funzione dell'impiego: un buon compromesso tra risoluzione e superficie di lavoro è la dimensione di 24" con risoluzione nativa di 1920x1200 pixel (WUXGA) che permette di vedere per intero una pagina nel formato DIN A4. Per applicazioni di progettazioni CAD è invece consigliabile utilizzare una diagonale superiore che va da 27" a 31" e una risoluzione da 2560x1440 a 4096x2160 (4K) pixel o superiore. Per ottenere la stessa elevata qualità d'immagine da tutte le angolazioni, si consiglia inoltre l'uso di monitor muniti di pannelli con tecnologia IPS o VA che sono chiaramente superiori ai pannelli TN in termini di stabilità di contrasto e cromaticità da tutti gli angoli di visualizzazione.

Monitor e dispositivi di input

La giusta posizione

Il miglior monitor non può esprimersi al meglio se non viene posizionato correttamente sulla scrivania. Dal punto di vista ergonomico è preferibile sistemarlo di fronte all'utente, se invece il dispositivo è collocato lateralmente o ha dimensioni troppo larghe, la testa e il collo sono costretti a forti torsioni che portano a rigidità e intorpimento, e aumentano l'insorgenza di disturbi come mal di testa e stanchezza. La distanza tra utente e il monitor deve essere compresa tra 50 e 80 centimetri, a seconda delle dimensioni del display utilizzato. L'impostazione ottimale dell'altezza viene raggiunta quando la linea superiore dello schermo è alla stessa altezza degli occhi. Di conseguenza, una regolazione individuale secondo le esigenze dell'operatore è essenziale. Anche un'inclinazione verso il basso può essere utile o nel caso di particolari esigenze dell'operatore può rendersi necessaria anche una regolazione verso l'alto, per esempio per persone con statura alta o per chi impiega schermi relativamente piccoli.

La tastiera e il mouse sono importanti attrezzature. Dal punto di vista ergonomico, la tastiera deve permettere di assumere una posizione non affaticante per mani e braccia. Il mouse deve essere posizionato di fianco alla tastiera e permettere un movimento facile su qualsiasi superficie. La corretta disposizione di mouse e tastiera può contribuire a ridurre disturbi come la sindrome del tunnel carpale.

Regolazione del monitor

Il bordo superiore dello schermo deve essere all'altezza degli occhi, la linea dello sguardo puntato verso il centro dello schermo deve risultare lievemente inclinata verso il basso. In tal modo si evitano posture faticose e malsane.

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Conclusioni

Un posto di lavoro ergonomico non è affatto un lusso, ma una vera e propria necessità per ogni azienda competitiva. Anche una sola giornata di malattia può costare a un imprenditore più di una sedia o di un monitor ergonomico. Il rispetto dei principi dell'ergonomia aiutano a prevenire disturbi e patologie e di conseguenza riducono il rischio di assenze e malattie professionali. La moderna postazione al computer contribuisce a garantire migliori condizioni di lavoro con vantaggi sia per il dipendente che per il datore di lavoro, comportando una migliore soddisfazione e maggior rendimento.

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