Ergonomia e monitor

Postazione di lavoro per persone con disabilità visive

Di seguito abbiamo riassunto utili suggerimenti per un buon assetto della postazione di lavoro per persone con limitazioni visive come l'ipovisione.

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Lavorare al computer per tante ore al giorno e sempre più comune e il monitor è diventato uno strumento indispensabile per il mondo del lavoro. Le postazione di lavoro sono di sovente dotate di due schermi, ma si lavora pure con documenti cartacei. La visione alternata tra lo schermo e il foglio porta ad un continuo processo di accomodazione dell’apparato visivo per poter mettere a fuoco oggetti che si trovano a diverse distanze come mouse, tastiera, documenti e monitor e sottopone gli occhi a un carico eccessivo. Ciò può creare problematiche posturali e affaticamento della vista, soprattutto per persone che soffrono di limitazioni visive. L’operatore deve poter utilizzare i diversi dispositivi mantenendo sempre una posizione confortevole, senza dover estendere o ruotare in modo improprio il corpo. In questo articolo ti forniamo dei suggerimenti utili per allestire la postazione di lavoro e per la scelta del monitor più adatto per persone affette da ipovisione o altre disabilità visive.

Comfort visivo

La giusta posizione del monitor

Un buon monitor deve essere inclinabile e regolabile in altezza per adattarlo alle esigenze dell'utilizzatore. E' consigliato posizionare il monitor in modo che la cornice superiore del monitor sia alla stessa altezza degli occhi e la linea di visione sia leggermente inclinata verso il basso. E' importante evitare che gli occhi siano costretti a compiere movimenti eccessivi di accomodazione. Un monitor troppo in alto o troppo in basso obbliga l'utente a mantenere piegata la testa verso alto o verso il basso, sottoponendo a continua tensione i muscoli e le articolazioni del collo.

Con lo sguardo lievemente inclinato verso il basso l'occhio viene coperto maggiormente dalla palpebra e ciò previene la secchezza oculare.

Posizione ottimale di visione con l'ausilio di un supporto orientabile

L’illuminazione delll'ambiente di lavoro deve fornire condizioni ottimali per lo svolgimento del compito visivo richiesto, permettendo un'agevole lettura dei documenti da digitare e una buona leggibilità dei caratteri della tastiera. E' importante mantenere condizioni di luce costanti e uniformi, evitando fenomeni quali riflessi, abbagliamenti o contrasti eccessivi. Una corretta irradiazione riduce la possibilità di affaticamento visivo a causa di continui adattamenti dell'apparato visivo a condizioni di luce differenti. Le finestre sono idealmente munite di idonee schermature regolabili (per es. tende, frangisole o veneziane) per attenuare l'intensità della luce diurna. E' da evitare la presenza di finestre e fonti di luce artificiale non schermate davanti al monitor.

Lo schermo deve essere posizionato in un'adeguata e confortevole distanza di visione. Le indicazioni legislative e le norme tecniche definiscono una distanza dal monitor di 50 cm. Le persone ipovedenti e una considerevole fascia di persone con disfunzioni visive deve collocare lo schermo molto più vicino e utilizzare dimensioni molto grandi del carattere. Ciò non significa che una distanza ravvicinata sia necessariamente dannosa, è comunque indispensabile utilizzare un braccio flessibile o altro supporto orientabile. In particolari casi si consiglia di inclinare leggermente lo schermo verso l'alto per non affaticare eccessivamente i muscoli del collo durante la lettura di testi nella parte inferiore dello schermo, adottando una postura innaturale e scomoda.

Esigenze particolari

Caratteristische importanti del monitor

La scelta del formato e delle dimensioni del pannello sono due criteri fondamentali. Per quanto riguarda le persone ipovedenti ci si orienta spesso automaticamente verso schermi più grandi, anche se non è sempre la soluzione migliore. La ragione è che più l'utente si avvicina allo schermo, e in particolare in abbinamento con una riduzione del campo visivo come nella degenerazione maculare, glaucoma o limitazioni visiche che riguardano un solo occhio, la diagonale deve essere scelta in modo tale che l'utente possa vedere l'intera area di visualizzazione senza movimenti del capo. Per questo motivo i monitor con il classico rapporto d'aspetto 4:3 o 5:4 sono da preferire rispetto ai formati più in voga Wide o Ultra Wide. Per chi sceglie comunque un modello Wide, si raccomanda il rapporto d'aspetto 16:10 per via della ridotta larghezza piuttosto del formato più diffuso 16:9.

Altri aspetti critici nella valutazione di un monitor e per garantire un'elevata leggibilità sono il trattamento anriflesso dello schermo, la temperatura del colore e i livelli di emissione della luce blu, il contrasto e la resa cromatica stabile da ogni angolazione e una luminosità uniforme e costante. Non deve mancare l'attacco VESA per il facile fissaggio di eventuali bracci di sostegno ed è inoltre bene prestare attenzione che il monitor sia conforme alla certificazione TÜV e TCO per la sicurezza ambientale e personale.

Per quanto riguarda la luminosità e il contrasto, le persone con disabilità visive hanno necessità specifiche che richiedono ampie possibilità di regolazione e configurazione dei parametri. Ciò vale anche per la temperatura del colore che in base alla composizione spettrale può provocare o accentuare riflessi o riverberi.

Differenze di temperatura del colore

Differenze della temperatura del colore

Una posizione molto ravvicinata può portare ad angoli di visione estremi, di conseguenza un contrasto e una cromaticità stabile sono di fondamentale importanza. Ottimi sono i monitor muniti di panneli con tecnologia IPS e VA che offrono ampi angoli di visualizzazione e cromaticità stabile da ogni prospettiva. Alle persone molto sensibili agli abbagli, si consiglia per una migliore visibilità l'impiego di un monitor munito di trattamento antiriflesso che attenua efficacemente riflessi che possono insorgere soprattutto quando si utilizza la modalità scura con caratteri in bianco su sfondo nero.

Aspetti specifici per limitazioni della vista

Risoluzione

La risoluzione definisce il numero di pixel  (punti) che compongono l'immagine ed è una delle componenti di rilievo per valutare la qualità delle immagini. Va notato che più alta è la risoluzione, più piccole sono le immagini rappresentate. I dettagli possono risultare poco distinguibili e si lasciano apprezzare solo con un eventuale ingrandimento o ridimensionamento. Sostanzialmente, risoluzioni più elevate sono interessanti per chi richiede più pixel per verificare l'accuratezza dei particolari. A partire da 27 pollici si ricorre sempre più spesso alla risoluzione UHD 4K che propone una riproduzione estremamente vivida e dettagliata.

Persone affette da disabilità visive di solito non sono in grado di percepire differenze di risoluzione. Per questo anche monitor con una risoluzione meno elevata sono altrettanto indicati se presentano una buona interpolazione per l'ingrandimento delle immagini.

La densità dei pixel è il fattore che maggiormente influenza la qualità dell'immagine. Il termine definisce la quantità di pixel presenti in una determinata area (pixel per inch). Maggiore è la densità di pixel, più nitida e dettagliata risulta l'immagine. Se lo schermo ha una concentrazione di pixel molto elevata e un'area di visualizzazione molto piccola, come, per esempio smartphone o tablet, l'occhio umano non è più in grado di rilevare i singoli punti e l'immagine viene percepita come particolarmente nitida.

I nostri suggerimenti

Configurazione doppio schermo e visione simultanea di documenti cartacei

Se si utilizzano due schermi contemporaneamente, i monitor devono essere posizionati uno accanto all'altro, alla stessa altezza e, possibilmente, alla stessa distanza di visione, direttamente di fronte all'utente. Nel complesso, è meglio avere due monitor della stessa dimensione che presentano la stessa configurazione, in maniera che luminosità, contrasto e temperatura del colore siano perfettamente armonizzati, Un'altra cosa da tenere a mente è lo spessore della cornice. Per la configurazione a doppio schermo sono da favoreggiare cornici molto sottili che garantiscono una visione indisturbata da uno schermo all'altro. Per garantire libertà di movimento e massima flessiblità, si consiglia l'utilizzo di supporto ergonomici articolati e snodabili.

Se si lavora con testi cartacei è buona regola considerare la possibilità di scannerizzare il testo cartaceo e di usare un programma per il riconoscimento testuale. Se non si può rinunciare al foglio scritto, un leggio porta-documenti regolabile sia in altezza che in inclinazione si rivela estremamente utile.

Oltre al classico allineamento di due monitor affiancati è possibile collocare gli schermi anche uno sopra l'altro. Per garantire che anche in questa configurazione sia posizionato ergonomicamente è indispensabile un supporto snodabile con due giunzioni, in modo che il monitor in basso possa essere abbassato il più possibile e inclinato verso l'alto  - funziona proprio come il leggio porta-documenti. Il monitor principale può essere disposto al di sopra del monitor reclinato verso l'alto.

Proteggi la tua vista

Non dimenticare gli occhiali

Il lavoro costante di fronte ai monitor ha impatto sui nostri occhi, l'esposizione prolungata può causare sintomi come occhi secchi, visione offuscata e mal di testa. In questo contesto, il ruolo degli occhiali da vista diventa sempre più significativo. Un calo di vista può essere dovuto a problemi inerenti il processo accomodativo dell'occhio, la capacità di messa a fuoco, ma dipendere da molti altri fattori. Il primo passo è tuttavia quello di effettuare un controllo oculistico. Investi nella salute e considera eventualmente l'acquisto di occhiali per computer che possoo ridurre gli effetti negativi del lavoro prolungato davanti al monitor e portare benefici a lungo termine. 

Conclusione

Meglio affidarsi agli esperti

In questa breve guida abbiamo descritto solo una piccola parte degli aspetti ergonomici concernenti l'ergonomia del monitor. In caso di disabiitá visive è comunque opportuno rivolgersi ad una consulenza qualificata in materia di salute e sicurezza sul lavoro e per l'acquisizione di attrezzature di lavoro a misura di utente che prende in considerazione tutte le esigenze particolari.

 

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