EIZO: Quattro anni dopo il lancio del libro "My North" hai pubblicato un nuovo libro "Another Time, Another Place". Sembra che anche questa volta tu non sia riuscito a staccarti dai Paesi Nordici, dico bene?

MH: Probabilmente è proprio così. La ragione di ciò non è in realtà riconducibile alla posizione geografica, ma alla bellezza del paesaggio. Per questo nel mio nuovo libro, visito paesi con un’atmosfera altrettanto suggestiva come la Terranova o la Patagonia. Ma non posso negare la mia particolare predilezione per i paesi del Nord Europa e per le scene di neve e freddo. La Norvegia e la Svezia hanno anche questa volta una grande rilevanza nel mio libro, ma sono presenti anche la Scozia, le isole Faroe e l'Islanda.

EIZO: Come il tuo primo libro, anche "Another Time, Another Place" non è un vero e proprio libro di reportage?

MH: Esatto. Il mio libro è soprattutto una raccolta di luoghi, immagini ed esperienze. Non era mia intenzione realizzare un libro privo di anima, il cui unico scopo è riprodurre paesaggi in grande formato in modo perfetto. L’obiettivo è, invece, quello di trascinare il lettore nei miei viaggi, condividere le mie esperienze e il “carattere” delle regioni visitate. Quando sono in viaggio, sono alla ricerca di stati d’animo, sia in quello che mi circonda che in chi incontro: due cose che considero inseparabili.

EIZO: È questo il motivo per cui i tuoi scatti non hanno didascalie?

MH: Sì. Per questo appunto i singoli capitoli devono essere interattivi  tra immagine, layout e testo e formare un’unica entità in cui non esiste uno schema fisso e ripetitivo. I formati delle immagini sono sempre diversi e lo stesso vale per i testi in alternanza con cui cerco di mantenere sempre alta l’attenzione del lettore. In ogni modo è disponibile un’appendice che illustra in maniera dettagliata dove sono state scattate le foto.

EIZO: Anche per il secondo libro non ti sei rivolto ad una casa editrice. Come mai?

MH: Questa volta non ho nemmeno tentato di trovare un editore. In verità, non volevo che qualcuno interferisse e influenzasse la mia concezione di “libro fotografico”. Oltretutto, succede molto spesso che gli editori non si assumano l’intero rischio finanziario della pubblicazione. In effetti, devo confessare che tengo di più all'indipendenza editoriale che al supporto di un editore, mentre ho affidato ad un esperto il design e la scelta delle immagini. 

EIZO: Perché hai fatto ricorso ad un esperto?

MH: Sebastian H. Schroeder mi ha già in precedenza assistito nel mio primo libro come curatore e lo considero un compito molto importante perché la mia scelta sarebbe stata influenzata da ciò che io penso del paesaggio, quindi il testo avrebbe avuto una forte componente soggettiva. L’opinione di  un esperto esterno è estremamente preziosa, poiché come artista si tende a voler presentare le immagini che hanno richiesto maggior lavoro e impegno o a cui siamo intimamente legati, ma che non si inseriscono necessariamente nella storia o nel contesto generale del capitolo o del libro. L’aiuto di Sebastian è stato un inestimabile sostegno per la scelta delle immagini e per realizzare una composizione coerente e adeguata.

EIZO: Senza un editore, hai dovuto occuparti anche della realizzazione tecnica del libro. Come ti sei mosso?

MH: Un importante ruolo nella produzione del mio libro ha giocato il monitor ColorEdge CS2740 di EIZO e il mio nuovo Mac mini. Con il CS2740 ho la certezza di godere di una visione corrispondente sullo schermo del mio file. Grazie all’elevata definizione a 4K, anche la nitidezza è più che eccellente e, posso affermare senza esitazione, che la differenza con l’iMac all-in-one che usavo in precedenza è assolutamente stupefacente e non riguarda solo la superficie antiriflesso, ma anche il grande dettaglio, oltre alla calibrazione estremamente precisa e rapida. La certezza che l'immagine a monitor sia assolutamente corrispondente dà una grande senso di sicurezza nel processo di produzione a cui a mio parere non sempre viene attribuita la giusta attenzione.

Photobook
Martin Hülle on the Monitor

EIZO: Dopo l'elaborazione e il fotoritocco arriva la fase di pre-stampa. Come te la sei cavata?

MH: Dopo un periodo di intensa ricerca, ho deciso di stampare il mio secondo libro con una speciale tecnica offset LED UV e fatto ricorso alla carta speciale Magno Volume Paper da 170g/m². In tal modo posso fare a meno dell’utilizzo della cosiddetta vernice impermeabile: una copertura trasparente che aggiunge una finitura protettiva alla superficie delle stampe a getto d’inchiostro, ma che al contempo riduce anche l’effetto e la ricchezza della struttura della carta. Grazie ai profili CMYK del mio laboratorio di stampa, sono in grado di armonizzare ed enfatizzare perfettamente le immagini secondo le caratteristiche specifiche della carta scelta. E siccome le immagini di paesaggi brulli sono molto ridotte in termini di colori, quasi monocromatiche, la riproduzione dei colori neutri e dei contrasti risulta particolarmente importante. Riportare su carta tutte queste impressioni è una vera sfida e il mio ColorEdge CS2740 mi ha assistito alla perfezione.

EIZO: Arriviamo al processo di stampa. Che sensazione si prova quando il libro a cui si è lavorato per tanti anni viene finalmente stampato?

MH: Significa una pressione enorme, ma si tratta naturalmente anche di un grande momento. Nel mio libro precedente ho incontrato alcuni problemi nel processo di stampa. Questa volta, volevo ovviamente evitare problemi di questo tipo. Ecco perché abbiamo eseguito innumerevoli prove e apportato numerose correzioni. Nonostante la digitalizzazione, la stampa è, e rimane,  un processo per lo più analogico. Il momento della prova di stampa è il più emozionante ed è quindi importante realizzare delle prove colore davvero accurate che consentono in seguito di effettuare adeguamenti conformi.

EIZO: Hai qualche nuovo progetto in vista?

MH: Il mio libro termina con le parole: "Quando torno indietro col pensiero, alla storia della mia vita ho così tanti bei ricordi. E non potrei mai rinunciare a questa vita all’aperto e con la natura. Sbagliare e crescere sono lo specchio dell’anima. Spero di poter proseguire nel mio percorso di vita e rimanere fedele a me stesso e ai miei principi. E non vedo l’ora di progettare e realizzare nuovi viaggi e di continuare a condividere il mio entusiasmo per la natura e per la fotografia con gli altri”.

A proposito di Martin Hülle:

"La fotografia e la scrittura sono uno stile di vita - un modo di catturare, esprimere e condividere i miei sentimenti". Così descrive il fotografo di Wuppertal la sua attività. Hülle è specializzato in fotografia naturalista, di paesaggio e di viaggio ed è noto per le sue pubblicazioni. "Another Time, Another Place" è il suo secondo libro dopo il lancio di "My North."

Per saperne di più su Martin Hülle 

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