
Nel mio percorso professionale, osservavo i monitor EIZO come “la ciliegina” sulla torta per completare lo sviluppo del mio flusso di lavoro, ma come agli inizi di ogni attività, non potevo permettermi di averne uno subito.
Quindi ho cercato sempre di allenare il mio sistema visivo, concentrandomi sui numeri e sul risultato a monitor.
Negli anni la post-produzione, e quindi la correzione colore e il color grading, sono diventati sempre di più aspetti importanti per la mia attività lavorativa e per rispettare alcune richieste da parte dei miei clienti ho dovuto per forza di cose rivalutare il mio flusso di lavoro.
Durante un incontro con EIZO, a Milano, ho avuto la possibilità di utilizzare i loro monitor, testando così, dei mie progetti video.
Certo lo strumento non è tutto, ma avere un giusto monitor e un giusto software che mi permetta di trattare con una certa tranquillità le mie immagini video, è sicuramente una marcia in più, che mi permette di velocizzare tempi e quindi costi.
All’inizio della mia attività, montavo e facevo post-produzione direttamente su un portatile MacBookPro calibrato con una sonda esterna. Successivamente dopo qualche anno ho acquistato due monitor di controllo, non EIZO, ma il risultato non era ancora ottimale. Quindi nel 2019 ho deciso per l’acquisto di un monitor EIZO CG319X, 4K DCI, un monitor che si avvicina molto ai monitor di grado 1, per la assoluta fedeltà e accuratezza delle immagini.


Ho così ampliato e rivisto la mia postazione di lavoro in funzione dell’utilizzo di un monitor professionale, come monitor principale per tutte le mie lavorazioni di post-produzione, lasciando gli altri monitor ad usi diversi.


Un monitor professionale aiuta sicuramente ad avere un colpo d’occhio attendile sull’immagine, e su tutti i possibili difetti, anche se non cromatici, che un’immagine digitale potrebbe avere.
Questo lo fa solo EIZO.
Quindi con il monitor EIZO in studio, ho rimesso mano ad alcuni progetti video, per verificare e realizzare al meglio la parte relativa al color grading.
In particolare, due serie di docu-video del progetto denominato “#RTT2020-FATE”
Un progetto video partito nel 2015, composto da 10 episodi della durata di 15/20 min circa, con la testata giornalista Ginnastica Artistica Italiana e poi acquisito dalla Federazione Ginnastica Artistica divulgando sui propri canali video.

Il progetto aveva lo scopo di documentare il sogno di oltre 20 atlete delle ginnastica artistica scelte dal DTNF, che iniziavano la preparazione per i giochi Olimpici di Tokyo 2020 (ahimé rimandati al 2021 per gli effetti della pandemia Covid-19).
Personalmente ho curato gran parte delle riprese video, assieme a diversi collaboratori fino alla fase del montaggio, assistito da una collaboratrice, e infine quella della color grading.

Un lavoro immenso con migliaia di foto richiedevamo per forza di cose il contributo fondamentale del mio CG319X.
Basta riprendere le immagini post-prodotte nel 2017 per capire come il CG319X abbia completamente cambiato il mio modo di lavorare facendo crescere la qualità del mio lavoro.
Quindi come si dice: Mai più senza…un EIZO.




Chi è Luigi Fardella
Luigi Fardella si è laureato in ingegneria meccanica a Padova nel 2006. Dopo circa 8 anni di lavoro in uno studio di design, ha iniziato la sua attività in proprio. Fin dall'inizio della sua carriera ha perseguito l'obiettivo di creare formati video di alta qualità con idee creative e un forte messaggio emozionale.